KAYAK FISHING ITALIA e PESCA SPORTIVA RESPONSABILE

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  1. husky13
     
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    La pesca sportiva è un’attività che viene effettuata nel tempo libero, non è sempre collocabile all’interno di una precisa tipologia quale sport, passatempo o hobby. Coloro che praticano la pesca sportiva, infatti, possono essere motivati da ragioni diverse quali l’agonismo, il rapporto con l’ambiente, il senso di sfida nel riuscire a catturare un pesce. Comunque, qualunque sia la ragione, la soddisfazione di ogni pescatore è strettamente legata alle buone condizioni ecologiche dei luoghi di pesca, oltreché dalla presenza e abbondanza di specie ittiche tipiche degli ambienti in cui la pesca sportiva si esercita.

    Questo presuppone che l'interesse del pescatore sportivo sia certamente la cattura di una bella preda ma anche la preservazione degli ambienti naturali che permetteranno la continuazione della propria attività.

    Il rispetto delle normative vigenti in materia di pesca sono certamente il punto di partenza per instaurare un rapporto equilibrato tra l'attività sportiva e l'ambiente circostante, tuttavia spesso questo non è sufficiente... la legislazione della materia e infatti spesso di vecchia data (prendendo in considerazione attrezzi e tecniche obsolete), lacunosa e non rispecchia le attuali conoscenze scientifiche sugli ecosistemi e sugli stock ittici. Negli ultimi anni la Comunità Europea ha fortemente incentivato la ricerca scientifica e la legislazione in materia, questo ha portato a migliorare molto anche i regolamenti nazionali, abbiamo quindi visto una maggiore protezione su specie fondamentali quali il tonno rosso, il pesce spada, il divieto di pesca di molte specie di squali.

    Tra le varie fonti normative che vanno a disciplinare l'esercizio della pesca sportiva in mare, merita una particolare attenzione il D.P.R. 2 ottobre 1968, n. 1639. Il capo IV del testo normativo in questione interessa, nello specifico, il pescatore sportivo

    CAPO IV - DELLA PESCA SPORTIVA

    ARTICOLO 137
    Disciplina della pesca sportiva
    La pesca sportiva si esercita alle condizioni e con le modalità stabilite nel presente capo; per quanto
    non espressamente previsto, si osservano le altre disposizioni sulla disciplina della pesca, in quanto
    applicabili.

    ARTICOLO 138
    Attrezzi individuali e non individuali consentiti per la pesca sportiva .
    Gli attrezzi individuali e non individuali consentiti per la pesca sportiva sono:
    a) coppo o bilancia;
    b) giacchio o rezzaglio o sparviero;
    c) lenze fisse quali canne a non piú di tre ami, lenze morte, bolentini, correntine a non piú di sei ami,
    lenze per cefalopodi, rastrelli da usarsi a piedi;
    d) lenze a traino di superficie e di fondo e filaccioni;
    e) nattelli per la pesca in superficie, fucile subacqueo, fiocina a mano, canna per cefalopodi;
    f) parangali fissi o derivanti; nasse.

    ARTICOLO 139
    Norma di comportamento
    E' vietato l'esercizio della pesca sportiva a distanza inferiore a 500 metri da unità in attività di pesca
    professionale.

    ARTICOLO 140
    Limitazioni d'uso degli attrezzi
    L'uso degli attrezzi per la pesca sportiva è soggetto alle seguenti limitazioni:
    a) non possono essere utilizzate bilance di lato superiore a 6 metri;
    b) non può essere utilizzato giacchio o rezzaglio o sparviero di perimetro superiore a 16 metri;
    c) non possono essere usate piú di 5 canne per ogni pescatore sportivo;
    d) il numero degli ami dei parangali complessivamente calati da ciascuna imbarcazione non deve
    essere superiore a 200 qualunque sia il numero delle persone presenti a bordo;
    e) non possono essere calate da ciascuna imbarcazione piú di due nasse qualunque sia il numero
    delle persone presenti a bordo;
    f) è vietato l'uso di fonti luminose ad eccezione della torcia utilizzata nell'esercizio della pesca
    subacquea. Nell'esercizio della pesca con la fiocina è consentito l'uso di una lampada.

    ARTICOLO 141
    (Abrogato)

    ARTICOLO 142
    Limitazioni di cattura
    Il pescatore sportivo non può catturare giornalmente pesci, molluschi e crostacei in quantità superiore
    a 5 Kg complessivi salvo il caso di pesce singolo di peso superiore.
    Non può essere catturato giornalmente piú di un esemplare di cernia a qualunque specie appartenga.

    ARTICOLO 143
    Mezzi nautici per l'esercizio della pesca sportiva
    Nell'esercizio della pesca sportiva possono essere utilizzate solo unità da diporto come definite dalle
    leggi 11 febbraio 1971, n. 50 e 6 marzo 1976, n. 51, e successive modificazioni ed integrazioni.

    ARTICOLO 144
    Manifestazioni sportive
    Le manifestazioni e le gare di pesca sportiva salve le competenze e le attribuzioni spettanti alle
    autorità di pubblica sicurezza sono subordinate all'approvazione del capo del compartimento
    marittimo; a tal fine viene emanata apposita ordinanza, nella quale sono approvati il programma e la
    disciplina delle manifestazioni e delle gare e sono stabilite norme atte ad assicurarne il regolare
    svolgimento.
    Le limitazioni previste dall'art. 142 non si applicano ai partecipanti alle manifestazioni sportive.



    Con il decreto 6 dicembre 2010 il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha disposto la rilevazione della consistenza della pesca sportiva e ricreativa in mare. Il provvedimento ha lo scopo di assicurarne la compatibilità con lo sfruttamento sostenibile delle risorse marine oggetto della pesca. A tale scopo chiunque effettua la pesca in mare a scopo sportivo o ricreativo deve comunicare l'esercizio dell'attività al citato Ministero - Direzione Generale della pesca marittima e dell'acquacoltura e portare con se il tesserino del censimento.

    www.politicheagricole.it/flex/cm/pa...IT/IDPagina/190

    La regolamentazione della pesca prescrive inoltre l’obbligo di rispetto di misure minime per i pesci pescati. Al di sotto del limite fissato i pesci devono essere rilasciati mentre sopra lo stesso limite possono essere prelevati fino ad un quantitativo massimo anch’esso stabilito per legge. La più comune finalità della misura minima è dare la possibilità ai pesci di potersi riprodurre almeno una volta mentre il limite di carniere pone una misura di buon senso al quantitativo destinabile al consumo alimentare diretto.

    Per le acque interne sono Regioni, Province a stabilire i limiti, mentre per il mare abbiamo la sovrapposizione di una norma nazionale (DPR 1639 del 02/10/1968), di una Direttiva Europea (Regolamento (CE) N. 1967/2006 del Consiglio del 21 dicembre 2006) e di una norma locale per la regione Sardegna (D.A.D.A.R.S. 412 del 10.05.1995). All’elenco di specie della Direttiva Europea siaggiungono le specie mancanti elencate dal DPR 1639/1968 e per la Sardegna altre specie e misure più elevate rispetto alla Direttiva ed al DPR. Per tutte le specie che non hanno una misura minima la legge ne stabilisce una comune attualmente di soli 7 cm alla quale vengono riferite anche specie di grande pregio per la pesca che raggiungono taglie elevate (ricciola, leccia, dentice, lampuga e tante altre)




    Le lacune e i frequenti errori della legislazione porta ad una necessaria presa di coscienza che il pescatore sportivo moderno deve intraprendere al fine di vivere la pesca nel pieno rispetto degli ecosistemi e dei nostri amici pinnuti. Kayak Fishing Italia ha da tempo intrapreso questa strada, aumentando sostanzialmente le misure minime nei regolamenti dei nostri raduni e nelle nostre competizioni. Sarebbe auspicabile una maggiore attenzione in tal senso anche dei singoli pescatori, nelle nostre uscite "private" e nei nostri piccoli raduni ... al fine di minimizzare il nostro impatto su ecosistemi già fortemente provati da inquinamento, antropizzazione e pesca illegale, limitando il prelievo eccessivo di singole specie e limitando il quantitativo giornaliero di pesce trattenuto; dovrebbe inoltre essere disincentivato tra i pescatori sportivi l’uso di attrezzature di tipo professionale (nasse, palamiti..) onde evitare situazioni conflittuali con gli addetti alla pesca professionale.

    La tabella delle misure minime che allego è quella che KFI utilizza oramai da qualche anno, è stata compilata cercando per quanto possibile di seguire una metodologia scientifica, prendendo in considerazione l'abbondanza relativa delle specie, la taglia media, la taglia massima e la taglia di prima riproduzione (nei casi in cui questa è nota).



    Sarebbe quindi giusto dal nostro punto di vista interpretare le prescrizioni di legge in maniera elastica, sotto un ottica più moderna, sostenibile e responsabile.. I 5 kg giornalieri di catture ad esempio potrebbero eventualmente rappresentare un prelievo eccessivo, in particolar modo quando vengono effettuate su di una stessa specie, costantemente sulle stesse classi di taglia e per più giorni consecutivi! E' scientificamente provato come questi "prelievi selettivi" su specifiche popolazioni producano danni che si ripercuotono direttamente sulla presenza della specie nelle annate successive ..un parziale Catch & Release in queste occasioni permetterebbe di vivere in piena sintonia la nostra attività, una buona cena tra amici e il mantenimento di stock del pesce locale. Consideriamo che il prelievo "sportivo" continuato e irrazionale, può produrre in ecosistemi di ambito locale danni paragonabili alla pesca professionale illegale. Sarebbe auspicabile in tal senso una autodisciplina che possa evitare "congelatori casalinghi stipati di pesce" ma uscite più frequenti e divertenti per tutti.

    Periodi riproduttivi

    Lo "sportivo responsabile" dovrebbe conoscere le specie maggiormente a rischio, per la rarità o per l'eccessivo sfruttamento, per le quali il rilascio dovrebbe essere obbligatorio (anche se non prescritto per legge), tenere presente inoltre i periodi riproduttivi al fine di evitare il prelievo di femmine ovigere. Per le specie, il cui stato di conservazione è a rischio, ma che non sono attualmente protette da alcun regolamento, il buon senso e l’autodisciplina del pescatore sportivo nell’osservare i limiti di cattura imposti e nel sostenere iniziative mirate alla protezione di tali specie dovrebbe rappresentare una componente decisiva per la loro salvaguardia.

    Le tabelle allegate sono da prendere come indicative, è da considerare infatti che, sia sul periodo riproduttivo (caselle blu scuro) che sulla maturazione sessuale delle specie, subentrano spesso fattori esterni (biotici e abiotici) che possono far "slittare" le variabili, questo avviene in particolare per effetti di microcambiamenti climatici (es: annate più calde e più fredde) e alle differenze di latitudine delle popolazioni considerate.









    Edited by husky13 - 6/11/2013, 11:58
     
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  2. Gatto Rosso
     
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    Molto ben scritto e molto interessante Husky! ;)

    In quello che hai scritto ho letto in particolare una cosa che vorrei ulteriormente evidenziare: a volte si può essere tranquillamente nei termini di legge, ma solo perchè la normativa è carente e lacunosa, o semplicemente generica, mentre in realtà si sta commettendo qualcosa di deprecabile.
    Penso a catturare e trattenere ricciole o leccie amia baby, solo perchè la norma prevede taglia minima di 7 cm, o ad andare ogni giorno nello stesso spot a catturare 3 o 4 chili di pesce della stessa specie. Oppure penso ad una barca con 5 persone che in un giorno pesca e trattiene 25 chili di tonnetti da meno di un chilo, comunque a misura e nei limiti dei 5 kg/d per persona.

    Essere un pescatore sportivo responsabile è cosa ben diversa, presuppone l'avere una specifica sensibilità che noi dal kayak dovremmo avere il privilegio di possedere, visto il nostro approccio così differente alla pesca sportiva, visto il nostro fonderci con l'elemento acquatico tanto da divenire un tutt'uno col mare.
    Non possiamo pertanto ignorare che gli stock ittici sono tutt'altro che infiniti, e che specialmente in determinate situazioni specifiche o su spot limitati e definiti, comportamenti come quelli sopra esemplificati possono avere conseguenze deleterie, lo ripeto, pur rimanendo assolutamente nei termini di legge.

    Un secondo concetto tengo molto ad esprimere. Sappiamo tutti molto bene che nel problema degli stock ittici noi siamo l'ultimissima delle possibili cause del disastro, sappiamo altrettanto bene che il nostro corretto comportamento probabilmente, almeno con i nostri attuali numeri, non potrà influire positivamente se non per un miliardesimo. Sappiamo perfettamente dove ci sono i comportamenti non semplicemente scorretti, ma del tutto illegali se non proprio criminali.
    Tuttavia, se davvero amiamo visceralmente il mare come diciamo, dovremmo sentire il dovere di fare quanto in nostro potere per una inversione di rotta, se non altro per dare un esempio di possibile alternativa a chi ci osserva dall'esterno, e soprattutto per dare un esempio culturalmente positivo ai nostri figli. Questo ci è dovuto, a maggior ragione perchè siamo anche una Associazione che si pone l'ambizioso obbiettivo di divulgare una diversa cultura del mare e della pesca sportiva.

    Vi prego, non fatemi sentire il classico, odioso discorso da italiano medio, grazie al quale il nostro potenzialmente splendido Paese è invece l'oscenità dell'Europa "avanzata"; almeno noi, non creiamoci inaccettabili alibi per cui "lo fanno tutti, perchè solo io devo essere il salvatore della patria?", oppure "con tutte le porcate che fanno gli altri, proprio la mia cazzatella deve essere lo scandalo? Ma andate a vedere i veri criminali!"; non accettiamo, non giustifichiamo un comportamento scorretto solo perchè lo ha tenuto "un amico".

    Personalmente ho il sogno, chiamatela anche utopia, di sentirmi diverso e distaccato dal nostro malcostume nazionale così diffuso; ed amo anche nutrire la convinzione che chi ha fatto una scelta così precisa, come tutti gli amici di KFI, condivida pienamente con me lo stesso sogno. :) :)
     
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    Hobie Revolution. Lazio Sardegna Toscana

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    Husky visto che è periodo, quale è la misura consigliata per la seppia


    sav
     
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  4. husky13
     
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    la taglia di prima riproduzione in realtà non è nota per tutte le specie che sono oggetto di pesca, e ancora più spesso non è quantificabile perchè entrano in gioco fattori molto variabili (clima, °C...) , inoltre nella valutazione è bene anche prendere il considerazione l'abbondanza relativa della specie e la biologia della specie.

    In molti casi avremo a che fare con specie ittiche molto abbondanti e altamente prolifiche (sugarelli, sgombri, aguglie ...ma anche seppie, calamari e polpi.. giusto per citarne qualcuno), in questi casi secondo me il rispetto di un quantitativo giornaliero decente (ben al di sotto dei 5 kg a persona) è sicuramente il modo migliore di comportarsi.

    @sav. I cefalopodi, ma anche molte specie di pesci, presentano una maturazione sessuale molto precoce e periodi di riproduzione lunghissimi che permettono sicuramente ad ogni esemplare di riprodursi. Troverai seppie piccole (sui 12 cm) già con le uova all'interno.. anche se poi l'efficienza riproduttiva aumenterà con la taglia.

    Direi che una misura minima di buon senso possa essere sui 20 cm.. o poco meno. Un esemplare femmina di 20 cm ha sicuramente avuto possibilità di deporre centinaia di uova per diversi cicli riproduttivi

    Edited by husky13 - 7/11/2013, 12:22
     
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  5. piccolobù
     
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    Husky ti stimo moltissimo bye2 respect ma mi permetto di contestare che stiamo parlando di un Cefalopode che si considera in misura da record quando arriva a 30 cm quindi già una seppia di 20 mi sembra non comunissima.(Almeno dalle mie parti)
    Io ne catturo ogni anno un discreto numero e di quella misura le considero BIG .... non con questo che bisogni assecondare la legge che prevede i 7 cm .... ma credo che una seppia anche un pò più piccola non sia da disdegnare .... anche perchè la riproduzione della seppia comincia prestissimo ed è una di quelle specie che "quantitativamente" stanno meglio in salute .
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    www.tuttoartificiali.it/seppia.html
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    Edited by husky13 - 7/11/2013, 12:06
     
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  6. Gatto Rosso
     
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    Forse parlando di misure per la seppia (o per calamari e totani) occorre specificare se si riferisce alla lunghezza del mantello o compresi i tentacoli ... le cose cambiano considerevolmente. Husky?

    Comunque che 400 grammi siano misure record per le seppie, mi pare alquanto inesatto! I famosi "scarponi", magari non frequentissimi oggi, ma che con mio padre pescavamo spesso, superavano anche il chilo, e non erano certo rarissimi!
    E soprattutto, al forno con le patate erano semplicemente paradisiaci!!! :P :P
     
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  7. husky13
     
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    il discorso è esattamente quello che ho fatto nel post precedente..

    "In molti casi avremo a che fare con specie ittiche molto abbondanti e altamente prolifiche (sugarelli, sgombri, aguglie ...ma anche seppie, calamari e polpi.. giusto per citarne qualcuno), in questi casi secondo me il rispetto di un quantitativo giornaliero decente (ben al di sotto dei 5 kg a persona) è sicuramente il modo migliore di comportarsi."

    ho lavorato 3 anni ad un progetto sulla riproduzione della seppia .. e come ho detto so per certo che si riproduce molto presto. Tuttavia non me la sentirei di consigliare di riempire il secchio con seppie di 10 cm. Sono animali molto abbondanti, nel periodo giusto è facile catturarne a ripetizione e con continuità... trattenere magari solo i 2, 3 esemplari più grandi ci assicura la cena ed una divertente giornata di pesca.

    si Gatto, se gli diamo la possibilità la seppia arriva a ben oltre 30 cm! ...

    Edited by husky13 - 7/11/2013, 12:23
     
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  8. husky13
     
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    CITAZIONE (piccolobù @ 7/11/2013, 11:56) 
    .. già una seppia di 20 mi sembra non comunissima.(Almeno dalle mie parti)
    Io ne catturo ogni anno un discreto numero e di quella misura le considero BIG ....

    in questi casi anche la questione zona di pesca è da valutare... hai effettivamente ragione che in alto Adriatico si trovano preferibilmente esemplari più piccoli.

    Il polpo, ad esempio, arriva a 3 metri di lunghezza, ma questo non vuol dire che si deve stabilire una misura minima mostruosa per questa specie!

    ... tutti i cefalopodi in particolare sono specie enormemente abbondanti, prolifiche e ad accrescimento velocissimo. Caratteristiche che ci permettono una maggiore elasticità sulle misure minime dei singoli esemplari prelevati, ma invece necessitano una maggiore attenzione al quantitativo totale prelevato.

    Edited by husky13 - 7/11/2013, 12:30
     
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  9. Gatto Rosso
     
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    Si ma la misura dei cefalopodi come la si prende? Solo mantello o con i tentacoli???
     
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  10. husky13
     
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    non essendoci una misura minima di legge non è stabilita nemmeno la metodologia... i miei 20 cm erano FT (fuori tutto! ) comprensi gli 8 tentacoli per capirci, non i 2 retrattili più lunghi! :lol:

    NB -- ho controllato sui sacri testi di biologia :rolleyes: , la misura media della nostra Sepia officinalis è di 18 cm (FT).. la massima supera di poco i 50 cm.

    ... per chi ha una particolare passione per le misure precise, i 18 cm della media potrebbe essere una più che accettabile misura minima per la seppia.
     
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  11. Gatto Rosso
     
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    CITAZIONE (husky13 @ 7/11/2013, 12:40) 
    i miei 20 cm erano FT (fuori tutto! ) comprensi gli 8 tentacoli per capirci, non i 2 retrattili più lunghi! :lol:

    Ok, avevo capito bene. 20 cm compreso i tentacoli non è una misura impossibile.

    CITAZIONE (husky13 @ 7/11/2013, 12:40) 
    non essendoci una misura minima di legge non è stabilita nemmeno la metodologia...

    Al contrario invece, nella solita Francia ...
    www.mairie-crozon.fr/IMG/pdf/tableau_tailles_2013.pdf
    http://www.mairie-crozon.fr/IMG/pdf/mars_2...e_de_loisir.pdf
    (questi documenti sono relativi al solo Finistere, ovvero un solo dipartimento della Bretagna; evidentemente non vi sono le seppie)
     
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    Hobie Oasis

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    é una legislazione vetusta senza alcun fondameneto scientifico...Oltre le taglie minime metterei dei paletti sul numero massimo per ogni pesce.


    Mi devono spiegare cosa c'è di ricreativo nella pesca col rezzaglio o con il palangaro, sportivo non è perchè non mi risulta abbiano mai fatto gare di queste 2 tecniche, fossi il legislatore le abolirei :angry:
     
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  13. husky13
     
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    CITAZIONE (Marpei @ 7/11/2013, 12:56) 
    é una legislazione vetusta senza alcun fondameneto scientifico...Oltre le taglie minime metterei dei paletti sul numero massimo per ogni pesce.

    Mi devono spiegare cosa c'è di ricreativo nella pesca col rezzaglio o con il palangaro, sportivo non è perchè non mi risulta abbiano mai fatto gare di queste 2 tecniche, fossi il legislatore le abolirei :angry:

    Perfetto Marpei ;) .. sei entrato in pieno nel discorso che vorrei intraprendere con voi! ..parleremo presto anche di questi argomenti, spero che con il contributo di tutti si possa arrivare ad avere una visione più moderna della pesca sportiva al di là dei facili moralismi e delle classiche recriminazioni.
     
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    Hobie Oasis

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    Sarà che più o meno è il mio lavoro :D
     
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  15. piccolobù
     
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    Solo per dire che la misura di cui parlavo (Seppia) era escluso tentacoli .
    Quì in alto Adriatico le seppie che rammenta il RoosoGatto ce le sognamo .... anche se qualcuna . . .

    ;)
     
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41 replies since 6/11/2013, 11:37   1496 views
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